A quell'indirizzo io, per mandato dell'Assemblea, risposi col seguente.)
CITTADINI!
Il vostro indirizzo ci č giunto in un momento solenne, alla vigilia della battaglia(236)). E noi v'attingeremo nuove forze, nuovi incoraggiamenti per la santa lotta che sta per aprirsi. La Francia ha fatto grandi cose nel mondo: voi avete patito, sperato, combattuto per la umanitā, e ogni voce che venga da voi ci impone doveri che, coll'ajuto di Dio, noi sapremo compiere.
Voi intendeste, cittadini, quanto ha di nobile, di grande, di provvidenziale questa bandiera di rinnovamento ondeggiante sulla cittā che racchiude il Campidoglio e il Vaticano: il Diritto eterno fatto forte d'una nuova consecrazione: un terzo mondo sorgente, nel nome di Dio e del Popolo, sulle rovine di due mondi spenti: un'Italia, che sarā sorella alla Francia, rompente il coperchio della sua sepoltura per chiedere, in nome d'una missione da compirsi, il diritto di cittadinanza nella federazione dei popoli. Voi intendeste che i nostri cuori sono puri d'odio e d'intolleranza, che noi stiamo compiendo un'opera d'amore e di miglioramento umano; e che, rivendicando i nostri diritti senza violar la credenza, separando, come noi lo abbiam fatto, il papa dal principe, abbiamo assunto l'obbligo di non contaminare quest'opera col contatto delle basse passioni e delle codarde vendette che una stampa corrotta o ingannata s'ostina a rimproverarci. Quest'obbligo, noi lo atterremo: parole come le vostre ci compensano di molte calunnie, ci rassicurano contro molte insidie coperte.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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