Quel ritorno sarebbe una fiamma di guerra permanente in Europa, un programma di partiti estremi sostituito al governo repubblicano ordinato ch'oggi rappresentiamo. Può voler questo la Francia? Lo può il suo governo? Lo può un nipote di Napoleone? La persistenza in un disegno ostile di fronte alla doppia invasione napoletana ed austriaca ricorderebbe lo smembramento della Polonia. E pensate inoltre, signore, che disegno siffatto non potrebbe compirsi fuorchè risollevando la bandiera(238)) che il popolo rovesciò sopra un cumulo di cadaveri e sulle rovine delle nostre città.
Riceverete fra poco, signore, una seconda mia lettera sulla questione...
16 maggio 1849.
XVI.
(Lettera che accompagnava il rifiuto delle tre proposte di Lesseps:
I. Gli Stati romani chiedono protezione fraterna dalla repubblica francese:
II. Le popolazioni romane hanno diritto di pronunziarsi liberamente sulla forma del loro governo:
III. Roma accoglierà l'esercito francese come esercito di fratelli, ecc.)
SIGNORE,
Abbiamo l'onore di trasmettervi la decisione dell'Assemblea concernente il progetto da voi comunicato alla sua commissione. L'Assemblea non ha creduto di poter accettarlo. Essa c'incarica d'esprimervi a un tempo le ragioni dell'unanime suo voto e il rincrescimento ch'essa ne prova.
Ed è pure con profonda mestizia, naturale a uomini che amano la Francia e pongono tuttavia fede in essa, che noi compiamo con voi, signore, la missione affidataci.
Quando dopo la decisione della vostra Assemblea che invitava il governo a far sì, senza indugio, che la spedizione d'Italia non si sviasse più oltre dal fine assegnatole, noi sapemmo del vostro arrivo, ci balzò il core per gioja.
| |
Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
|
|
Europa Francia Napoleone Polonia Lettera Lesseps Gli Stati Assemblea Assemblea Francia Assemblea Italia
|