Noi offriremo ad essa tutte le agevolezze possibili, tutte testimonianze di leale amicizia. I suoi ufficiali entreranno in Roma visitatori; i suoi soldati avranno, occorrendo, ajuto e conforti da noi, ma sia la sua neutralità sincera e senza mistero; dichiarata in termini espliciti. Lasci a noi libertà di giovarci senza tema di tutte quante le nostre forze. Ci renda l'armi da noi comprate. Non chiuda co' suoi legni i nostri porti agli uomini che dall'altre parti d'Italia volessero accorrere a dividere i nostri pericoli. S'allontani anzi tutto dalle nostre mura. Cessi anche l'apparenza d'ostilità fra due popoli chiamati, noi non possiamo dubitarne, negli anni avvenire a congiungersi in una stessa fede internazionale come sono oggi congiunti nell'adozione d'una stessa forma governativa.
Accettate, signore, ecc.
25 maggio 1849.
XX.
Considerando che debito di Roma, per la sua tradizione nel passato e per la sua missione nell'avvenire, è ampliare possibilmente la propria vita e la propria libertà a quanti soffrono, combattono e sperano per la causa delle nazioni e dell'umanità;
Considerando che per patimenti, energia di sacrificî e immortalità di speranze, la Polonia è sorella all'Italia e sacra fra tutte le nazioni;
Considerando che gli esuli polacchi rappresentano in oggi la Polonia futura;
Il Triumvirato decreta:
1.° È formata sul territorio della repubblica una legione polacca, che combatterà sotto i segni di Roma per l'indipendenza italiana.
2.° La legione inalzerà il vessillo nazionale polacco colla sciarpa tricolore italiana.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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