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      15 giugno 1849.
     
     
     
      XXVII.
     
      (Dopo il decreto dell'Assemblea che ingiungeva cessasse la resistenza.)
     
      ROMANI!
     
      Il Triumvirato s'č volontariamente disciolto. L'Assemblea costituente vi comunicherą i nomi dei nostri successori.
      L'Assemblea, commossa, dopo il successo ottenuto jeri dal nemico, dal desiderio di sottrarre Roma agli estremi pericoli, e d'impedire che si mietessero senza frutto per la difesa altre vite preziose, decretava la cessazione della resistenza. Gli uomini, che avevano retto mentre durava la lotta, mal potevano seguire a reggere nei nuovi tempi che si preparano. Il mandato ad essi affidato cessava di fatto, ed essi si affrettarono a rassegnarlo nelle mani dell'Assemblea.
      Romani! Fratelli! Voi avete segnata una pagina che rimarrą nella storia documento della potenza d'energia che dormiva in voi e dei vostri fati futuri, che nessuna forza potrą rapirvi. Voi avete dato battesimo di gloria e consacrazione di sangue generoso alla nuova vita che albeggia all'Italia, vita collettiva, vita di popolo che vuole essere e che sarą. Voi avete, raccolti sotto il vessillo repubblicano, redento l'onore della patria comune contaminata altrove dagli atti dei tristi, e scaduta per impotenza monarchica. I vostri Triumviri, tornando semplici cittadini fra voi, traggono con sč conforto supremo nella coscienza di pure intenzioni, e l'onore d'avere il loro nome associato ai vostri fortissimi fatti.
      Una nube sorge oggi tra il vostro avvenire e voi. Č nube d'un'ora. Durate costanti nella coscienza del vostro diritto e nella fede per la quale morirono apostoli armati, molti dei migliori fra voi.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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