Dio, che ha raccolto il loro sangue, sta mallevadore per voi. Dio vuole che Roma sia libera e grande; e sarā. La vostra non č disfatta: č vittoria dei martiri ai quali il sepolcro č scala di cielo. Quando il cielo splenderā raggiante di resurrezione per voi; quando, tra brev'ora, il prezzo del sacrificio, che incontraste lietamente per l'onore, vi sarā pagato; possiate allora ricordarvi degli uomini che vissero per mesi della vostra vita, soffrono oggi dei vostri dolori, e combatteranno, occorrendo, domani, misti nei vostri ranghi, le nuove vostre battaglie. Viva la repubblica romana!
30 giugno 1849.
XXVIII.
ROMANI!
La forza brutale ha sottomesso la vostra cittā; ma non mutato o scemato i vostri diritti. La repubblica romana vive eterna, inviolabile, nel suffragio dei liberi che la proclamarono, nell'adesione spontanea di tutti gli elementi dello Stato, nella fede dei popoli che hanno ammirato la lunga nostra difesa, nel sangue dei martiri che caddero sotto le nostra mura per essa. Tradiscano a posta loro gl'invasori le loro solenni promesse. Dio non tradisce le sue. Durate costanti e fedeli al voto dell'anima vostra nella prova alla quale Ei vuole che per poco voi soggiaciate; e non diffidate dell'avvenire. Brevi sono i sogni della violenza, e infallibile il trionfo d'un popolo che spera, combatte e soffre per la Giustizia o per la santissima Libertā.
Voi daste luminosa testimonianza di coraggio militare; sappiate darla di coraggio civile.
Per quanto avete di sacro, cittadini, serbatevi incontaminati di stolte paure e di basso egoismo.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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Roma Stato Giustizia Libertā
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