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      Avete freddamente, col labbro atteggiato al sorriso dell'ironia, avventato il fango della nazione su quei che morirono per la patria nascente. Importa che, per onore della razza umana, qualcuno protesti. Importa che non per voi nè per una maggioranza parlamentaria diseredata, per opera d'egoismo e paura, d'ogni senso morale, ma per quei che gemono tra voi, come noi gemiamo, la libertà perduta, e per la Francia dei dì che verranno, sorga una voce d'onesto a dirvi, o signori, che la vostra eloquenza è mero artificio, la vostra fede una ipocrisia; che per tutta quanta la serie delle vostre asserzioni voi non avete dato se non menzogne alla Francia e all'Europa; che s'havvi nel mondo cosa più vile del carnefice e dell'opera sua, è l'insulto al cadavere, la percossa alla pallida faccia di Carlotta Corday. Io dunque scrivo e protesto in nome di Roma. Io so d'uomini i quali dovrebbero, per onor della Francia, assumersi la parte ch'oggi io m'assumo: sono gli impiegati della vostra cancelleria in Roma(241)), che arrossivano davanti a me degli atti del loro governo e plaudivano riconoscenti alle nostre cure protettrici e alla condotta ammirabile del nostro popolo, ma paventavano la perdita dell'ufficio. E so d'altri - ma questi son nostri, - ai quali basterebbe l'animo per protestare, da Roma, e sfidando le vendette sacerdotali, contro le vostre menzogne: ma la vostra antiveggente amministrazione ha chiuso ad essi, sopprimendo ogni giornale, dal vostro infuori, ogni via di pubblicità.
     
     
     
      I.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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