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      E noi rendiamo grazie, come Italiani e come repubblicani, al Montalembert. Egli ci ha dato il programma della parte cattolica; e questo programma è una solenne conferma delle nostre credenze. Le transazioni ideate dagli uomini della dottrina son nulle, impossibili. Il sint ut sunt o anch'oggi il simbolo del cattolicismo. La libertà è inconciliabile col papato. L'autorità assoluta della chiesa cattolica incarnata nel papa deve rimanersi qual era ai tempi di Gregorio XVI, libera d'inspirarsi alla propria coscienza senza vincoli, senza patti, senza istituzioni che possono menomarla. Così parla l'oratore della parte cattolica; e perchè quant'ei parla sia il vero dell'avvenire come è del presente, non gli manca che di cancellare una cosa sola: la coscienza del genere umano.
      E la coscienza del genere umano, superiore al papa e a ben altro; la coscienza del genere umano, che ha costituito per molti secoli, col proprio consenso, la potenza e il diritto del papa; protesta in oggi, in nome, non della Libertà ma dell'Autorità, contro l'instituzione in nome della quale il signor Montalembert vorrebbe sopprimere il libero sviluppo della vita romana.
      Noi non siamo continuatori di Voltaire e del secolo XVIII. Essi distrussero, negarono; e perchè distrussero, noi cerchiamo fondare; perchè negarono, noi affermiamo. L'umanità, oggi come sempre, è profondamente, inevitabilmente religiosa; e perchè religiosa, move guerra al papato, forma, fantasma di religione, non religione.
      L'accusa d'irreligione, di pura e semplice negazione d'ogni autorità gittata alla democrazia, è indegna oggimai di chiunque guardi con occhio imparziale alle sue più pure e potenti manifestazioni.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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