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      Io v'ho promesso che evocherei di tempo in tempo lo spettro di Roma a ricordarvi, a ricordare alla Francia il delitto che fu commesso e tuttavia dura - e manterrò la parola. I nostri padri credevano che, ridesto al passo dell'assassino, l'assassinato sporgesse fuor del terreno rigida e sanguinosa la mano per accusarlo agli uomini e a Dio. Io sarò per voi, pei vostri, quella mano, signore. Scriverò ROMA sulla punta delle mie cinque dita, e le solleverò a dirvi: voi avete sull'anima l'assassinio d'un popolo amico, d'un popolo che amava la Francia, d'un popolo pel quale voi, convinto che la sua causa era sacra, volevate combattere vent'anni addietro.
      Ed è sacra, signore: sacra pei luoghi, che furono culla d'incivilimento all'Europa; sacra per le memorie dell'antica libertà repubblicana che costituiscono per noi tradizione di quello ch'è per altri popoli recente e combattuta conquista: sacra pei caratteri del nostro progresso che non escì mai dall'elemento monarchico o aristocratico, ma sempre, per virtù provvidenziale, dall'iniziativa del popolo: sacra per oltre a tre secoli di patimenti durati sotto occupatori stranieri e papi corrotti e corrompitori e principi inetti o tiranni e caste sacerdotali intolleranti, cupide, avverse a ogni libertà di pensiero, senza che siasi spenta la potente scintilla di vita animatrice della nostra razza; sacra per la lunga serie di martiri che in ogni angolo d'Italia hanno segnato la fede col sangue: sacra per l'indomita, instancabile costanza dei tentativi: sacra per la clemenza usata nella vittoria, per l'assenza di dottrine ingiustamente sovvertitrici, per la concordia di tutti i cittadini in un solo volere: sacra per Roma e per gli eroici fatti di Milano, di Venezia, di Brescia, di Bologna e della Sicilia: sacra per la Francia segnatamente, alla quale noi demmo largo tributo del nostro sangue, e dalla quale avemmo sempre promesse, tradite sempre e fatali; poi per opera vostra, signore, compenso quasi alle migliaja di vite italiane spese per accrescere onore alla bandiera di vostro zio, il sacrificio d'alcune migliaja di soldati francesi caduti nell'impresa di spegnere il primo alito della nostra libertà nascente!


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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