E potete esser giudici voi soli di ciò che s'agiti nella coscienza delle vostre vittime? Sapete voi se non saranno pentiti e migliori domani? e a ogni modo, volete esser tristi come essi sono? A vincere, noi dobbiamo esser migliori; a meritar la vittoria, noi dobbiamo cancellare dal nostro core ira, ferocia, vendetta. Noi siamo gli apostoli della Patria futura: vogliamo fondar la Nazione. In quella sacra idea, e nel dovere di far che trionfi, sta la sorgente dei nostri diritti. Or potete fondar la Nazione, conquistar la Patria a quel modo?
A voi è mestieri di spegnere, non pochi satelliti dei vostri tiranni, ma la tirannide. E finchè vivrà - finchè avrete corruttori in seggio, bajonette straniere e patiboli, avrete corrotti, schiavi traditori per codardia, e tormentatori e carnefici; e ripulluleranno pur sempre, perchè il vostro pugnale lampeggia raro ed incerto e la bajonetta degli oppressori splende sugli occhî loro continua, inesorabile, onnipotente. Concentrate adunque la vostra energia in un pensiero d'insurrezione collettiva, che liberi a un tratto il vostro suolo dalle cagioni che creano i vili ed i tristi. Volgete, intesi fra voi, contro gl'invasori stranieri quei ferri, che oggi adoprate, assumendovi una tremenda missione di giudici, senza esame e senza difesa, contro uomini, che non sono se non arnesi della tirannide che vi sta sopra. Liberi, non avrete da temere o da punire traditori o giudici iniqui. Il diritto di conquistarvi una Patria è diritto che Dio vi dà: quello che vi date da per voi contro(257)) gl'individui, agenti ciechi del dispotismo, si libra tra la giustizia e il delitto.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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