Da un re sforzato voi avreste, presto o tardi, il 15 maggio.
Da un re allettato avreste promesse splendide in sulle prime; poi, per forza di cose, titubanza, come di chi procede, non per impulso proprio, ma per altrui - scelta di capi avversi o ineguali all'impresa, comandati dalle tradizioni aristocratiche di ogni monarchia - limitazione dei disegni di guerra fin dove imporrebbero le monarchie sperate amiche o non nemiche - sospetto d'ogni elemento non interamente dipendente dall'inspirazione monarchica - rifiuto di tutti gli ajuti che tendono a dar, coll'azione, coscienza al popolo della propria forza e dei propri diritti - prostrazione d'ogni entusiasmo nelle moltitudini, che sole assicurano vittoria ad ogni guerra nazionale - isolamento dell'elemento regolare, inferiore per cifra al nemico - indietreggiamento e tendenza ad accogliere patti disonorevoli e contrarî al primo programma - malcontento del popolo rieccitato - inganni a sopirlo - capitolazioni vergognose - e Novara.
È legge di cose, e voi non potete sfuggirla. Sforzando o allettando, voi preparate al paese la terza rovina, la seconda Novara.
Io vi predissi la prima; ed or vi predirei la seconda: ma non oserete. Voi siete, o monarchici, diseredati d'iniziativa. Nessuno agirà primo in Italia se noi non agiamo. E se, a Dio piacendo e all'Italia, operiamo, respingeremo la vostra esclusiva, tirannica, intollerante bandiera.
La respingeremo, perchè prefiggere anzi tratto un capo a una Insurrezione Nazionale, e darne le sorti al caso, è tutt'uno.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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