Colpite siccome fulmine. Decisi, volenti, avrete dalla Nazione i battaglioni e i cannoni, che oggi mendichereste invano da un re."
A voi, Giorgio Pallavicino, ed ai vostri, io dirò: se invece d'ostinarvi a fondare un Partito Nazionale senza la Nazione, e ad evangelizzare una guerra regia senza re e senza esercito, dacchè l'insurrezione sola può darveli, vi adopraste colla tacita opera concorde, colla parola, e col sacrificio di parte dei vostri mezzi, a spianare le vie difficili alla Insurrezione - se, invece di gettare nel nostro campo una nuova semenza di discordia e di riazione coll'intolleranza, abbracciaste con noi la bandiera, non d'un governo locale, ma della Patria comune, e ve ne faceste apostolo instancabile tra i vostri amici - se voi, Manin, Cattaneo, Montanelli, Ulloa, Sirtori, Tommaseo, Garibaldi, e altri uomini cari pel passato all'Italia, firmaste con noi, pegno d'unità di voleri e di riverenza collettiva alla Sovranità del Popolo Italiano, una chiamata simile a questa che io ho scritto qui sopra - voi sareste di certo più giovevoli alla vostra Patria che non siete oggi, stampando foglietti in nome d'un Partito invisibile, che manda il Papa a Gerusalemme e commette la Dittatura a una ipotesi di liberatore. E noi potremmo salutare i vostri anni cadenti colla stessa amorevole riverenza, che avviava i nostri pensieri allo Spielberg, quando voi eravate protesta vivente, fra i ceppi, per l'Italia contro le tirannidi che l'opprimono, senz'altra fede che nel Dio di Giustizia e nella Nazione predestinata a risorgere.
| |
Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
|
|
Nazione Giorgio Pallavicino Partito Nazionale Nazione Insurrezione Patria Manin Cattaneo Montanelli Ulloa Sirtori Tommaseo Garibaldi Italia Sovranità Popolo Italiano Patria Partito Papa Gerusalemme Dittatura Spielberg Italia Dio Giustizia Nazione
|