Manca pur troppo finora ai nostri, non il coraggio, ma l'intelletto rapido, audace, dell'insurrezione. Se ciò che noi predichiamo da ormai dieci anni, che al levarsi di una bandiera di libertà, supremo dovere, suprema salute, è insorgere dove che sia, si facesse, Pisacane sarebbe in oggi capo della rivoluzione napoletana. Se una delle provincie collocate fra il punto di sbarco e la Capitale avesse, al primo giungere della nuova, romoreggiato armi e guerra, il concentramento di quei che oppressero Pisacane non s'operava. Mancò il tempo perchè si ricevessero istruzioni dal punto centrale? Che! non erano istruzioni viventi i generosi che venivano a sacrificarsi per voi? Aspettate, per farvi liberi, un cenno di Comitato?
Giovani del Regno! voi potete compiere una grande missione: e voi dovete compirla, dapprima, perchè in mano vostra sta la salute d'Italia; poi - non v'incresca la franca fraterna parola - perchè v'è mestieri redimervi dall'accusa che vi dice scaduti e indegni dei vostri padri. Sorgete dunque e smentite l'accusa. Siano vostra parola d'ordine al combattere i nomi di Milano e di Pisacane. La terra che produce tali uomini non è fatta per rimanersi schiava, segno al disprezzo dei padroni e al compianto dei Popoli.
Febbrajo 1858.
GIUSEPPE MAZZINI.
A LUIGI BONAPARTE(263))
I.
SIGNORE,
I tempi sovrastano minacciosi: la marea imperiale retrocede visibilmente. Voi lo sentite. Tutti i provvedimenti da voi adottati in Francia, dopo il 14 gennajo; le note e le intimazioni diplomatiche che voi, dal dì fatale, spargeste al di fuori, rivelano le ansie del terrore.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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