Scriveste come presidente in dicembre(273)): "Il giuramento da me prestato prescrive la mia futura condotta..... Riguarderņ nemici del paese tutti coloro che tentassero di mutare con mezzi illegali ciņ che l'intera Francia ha decretato". Prima che queste parole fossero proferite, Cavaignac aveva divisato una spedizione a Roma, solo a tutelare la sicurezza personale del Papa. Voi biasimaste la proposta. "Non potrei - diceste - dare mai il mio voto ad una dimostrazione militare, nociva agli stessi interessi che č intesa a proteggere"(274)). Quattro mesi dopo le vostre truppe sbarcavano a Civitavecchia.
Dichiaraste nel 1849(275)), in un proclama dettato al generale Oudinot, che "non era vostro intento di esercitare su Roma una influenza opprimente, nč d'imporle un governo contrario al volere del popolo". Tre mesi appresso, Roma, il suo governo, la volontą del popolo, erano inesorabilmente schiacciati. Indi a non molto, in agosto(276)), prometteste ottenerle "generale amnistia, amministrazione secolare, leggi civili e liberale governo". Le vostre truppe sono ancora in Roma, e nulla fu ottenuto, nč chiesto.
Nel 1849 concludeste il vostro primo messaggio(277)), dicendo: "Saprņ meritare la fiducia della Nazione, conservando la costituzione che ho giurata".
Nel 1850(278)), proferiste solennemente questo parole: "Se nella costituzione sono difetti e pericoli, č in potere di voi tutti il torli via. Io solo, vincolato dal mio giuramento, mi sento in dovere di tenermi strettamente nei limiti della medesima".
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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