Per virtù di quella Unità che annoda il cielo infinito, patria del Pensiero, alla terra, patria dell'Azione, i padri dei vostri padri conquistarono il mondo cognito allora; ogni loro Legione era una missione armata; ogni vittoria era per essi decreto di Giove.
E, innanzi ad essi, i padri degli avi, che stanziavano fra Tevere e Po e si chiamavano Etruschi, edificavano le loro città giusta il concetto che si erano formati del cielo: ed ogni loro atto era incarnazione d'un pensiero di religione.
E dopo d'essi venne una generazione d'uomini-capi - capi per consenso e riverenza di popoli - i quali tentarono, per oltre a sei secoli, la santa impresa di dar sulla terra trionfo alla Legge di Dio sull'arbitrio degli uomini, al Pensiero ed alla Parola sulla forza cieca e brutale; e stettero per tutta Europa, in nome dell'Amore e della Giustizia, fra i Popoli e i padroni dei Popoli. E l'ultimo e il più grande fra loro fu il figlio d'un falegname per nome Ildebrando, frainteso anche oggi dai più. Poi, perchè il regno di Dio non può scendere sulla terra se non per l'opera libera e pur concorde di tutti, quegli uomini tradirono Popoli e Dio, e fornicando cogli oppressori delle Nazioni, diventarono e sono veramente i Vicarî del Genio del Male, da sterminarsi per sempre.
I vostri filosofi, i vostri sacerdoti del pensiero e dell'arte, non sì tosto avevano afferrato colla mente un concetto di Vero, che sentivano prepotente il bisogno di ridurlo a fatto, e furono, dagli antichi Pitagorici a Tomaso Campanella, da Dante Alighieri a Michelangiolo e Machiavelli, ordinatori di consorzî segreti, legislatori di città o predicatori d'instituti sociali.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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