E si frammischiarono alle battaglie delle loro città, congiurarono contro le tirannidi, affrontarono prigioni, esilî, torture. Contemplarono e fecero.
E mentre altrove gli uomini ch'ebbero nome di riformatori di Religione assalivano gli oppressori dell'anima, rispettando gli oppressori dei corpi, ed erano Titani d'audacia contro la menzogna violatrice del Cielo, maledicendo aspramente ai figli del popolo che volevano cancellarla di sulla Terra, tra voi intesero che Spirito e Corpo si confondono nella Vita, ch'è una, e morirono sui roghi per aver tentato che la Verità di Dio trionfasse in atti visibili nella fratellanza civile. E cento anni addietro, le vostre donne in Firenze versavano ancora fiori, il ventitrè maggio d'ogni anno, sul terreno dove era morto tra le fiamme un santo frate che sollevava, or son tre secoli e mezzo, la bandiera dell'emancipazione religiosa e della Repubblica.
Or voi, abbandonando in questo la tradizione del vostro popolo, e perduta dietro a insegnamenti stranieri la memoria della missione d'Unità il cui compimento deve farvi Nazione, avete smembrato la vostra vita; e i più tra voi amano la Patria col solo pensiero, commettendo l'opere che devono fondarla all'usurpatore straniero e a quel misto d'impotenza e d'inganno che chiamano Diplomazia.
E la patria vi sfugge, e le speranze vi tornano di anno in anno in delusioni amarissime e vergognose, però che le parole dei principi, e sopratutto le promesse dello straniero, sono da tempo immemorabile simili ai pomi dell'Asfaltide, belli all'occhio e cenere al dente; e quando Dio disse all'uomo: tu ti ciberai del sudore della tua fronte, Egli intese non solamente del pane del corpo, ma del pane dell'anima, della Libertà e della Patria.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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