E se no, NO.
Ma trascinandovi sommessi davanti a lui col turibolo dell'adulazione servile e chiamandolo Grande, Salvatore e Generosissimo, mentre non è secco ancora l'inchiostro che firmò la pace di Villafranca, e benedicendogli mentr'ei vi riceve in dedizione feudale dal tiranno straniero, e illudendovi a tradurre le accoglienze in accettazioni, voi non fate se non disonorare voi stessi e lui, e insegnargli che siete pur sempre schiavi, e incitarlo a tradire il debito suo.
Però che da tempo immemorabile i violatori del Dovere e delle promesse e dei diritti dei Popoli, escirono generati, più che da natura perversa, dalla codarda idolatria e servile adorazione dei popoli che tradivano la propria coscienza e la dignità dell'anima loro immortale.
XIII.
V'hanno detto che l'unico vostro grido deve essere in oggi: fuori lo straniero! viva l'Indipendenza! Ma io vi dico che non otterrete Patria se non quando il vostro grido sarà: fuori la tirannide viva l'Unità Nazionale!! Quel grido di fuori lo straniero non è che un'eco misera del grido fuori il barbaro! che nei secoli addietro ogni papa o principe, a cui stava in animo d'occupare un qualche lembo della vostra terra, mandava, sorridendo celatamente di scherno, ai poveri popoli illusi. E fu trovato di sofisti idolatri, che intesero a sviarvi dal vero sogno e serbarvi, allettandovi dietro a un fantasma d'emancipazione, facile preda a ogni dominazione di principi e cortigiani.
V'hanno detto che voi siete servi dell'Austria e che prima di provvedere alle vostre sorti d'uomini e di cittadini, v'è d'uopo attendere a liberarvene.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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