Ma in verità io vi dico che davanti allo spettacolo d'un Popolo fatto Principio e procedente col ferro nella destra e il Vangelo Eterno, libertà, vita, progresso, associazione, fratellanza delle Nazioni, nella sinistra, i due milioni d'Europa non moveranno contro voi, ma contro i despoti che s'attentassero d'assalirvi.
Quando, undici anni addietro, la Francia si riscosse dal lungo sonno in cui l'avean posta i padri dei sofisti idolatri ch'oggi pesano sui vostri moti, una lunga tremenda corrente elettrica corse Francoforte, Berlino, Pesth, Vienna, Milano, e pose a pericolo tutti i troni d'Europa, perchè i Popoli, ricordando la Francia del 1789 e commossi dalla potente parola che suonava attraverso la nuova riscossa, credettero che un principio sorgesse e salutarono con impeto la vita che doveva discenderne a tutti.
E quel che la Francia, sorgendo, produsse allora, voi, come ogni altro Popolo, potete, sorgendo, produrlo in oggi. Però che, non quel che i Popoli sono per numero o concentramento di forze, ma quel che i Popoli fanno è, per decreto di provvidenza, norma generatrice agli eventi; e mentre la Monarchia di Spagna co' suoi vasti dominî sui quali non era tramonto di sole, non lasciò segno nel mondo fuorchè di roghi e d'ossa di vittime, i piccoli Comuni d'Italia diffusero sull'Europa un solco immortale d'incivilimento e di libertà.
Porgete attento l'orecchio, e ditemi se non udite un cupo rumore che viene come di sotterra, un fremito come di marea che salga, un'eco indistinta come di lavoro che scavi le fondamenta delle Potenze terrestri.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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