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      E mentre voi ed io, guasti dai conforti dell'esistenza o da lunghi studî su morte pagine, andiamo calcolando sulle maggiori o minori probabilità di vittoria nelle battaglie pel Giusto e pel Vero, e tentennando e indugiando finchè il nemico s'avveda del colpo che vorremmo vibrargli, il Popolo, che non conosce libro fuorchè quello della Vita e accoglie in sè più gran parte della tradizione italiana che congiunge in uno il pensiero e l'azione, vibra il colpo subitamente e coglie sprovveduto il nemico.
      E se il popolo delle vostre campagne è da meno, dipende da questo che, abbandonato interamente da voi e lontano anche da quel riflesso di pensiero che si diffonde più o meno a tutti dai grandi centri d'incivilimento, esso soggiace nei suoi villaggi alle inspirazioni del birro dei corpi e del birro dell'anime. E la vita misera oltre ogni dire lo fa più cauto nel sacrificio, però che, se per tradimento o fiacchezza di chi guida, il nemico ritorna potente là d'onde ei partì, non può far sì che gli uomini delle città non abbiano bisogno di pane, tetto, vestimenta e utensili, sorgenti perenni di lavoro, mentre struggendo, nei primi furori della vendetta, le messi e involando i buoi che trascinan l'aratro, il nemico isterilisce le sorgenti della vita all'uomo del contado e condanna lui e la sua famigliuola a morire. Ma con pochi decreti che gli promettano un miglioramento nelle sue tristissime condizioni, e con una energia d'azione che gli provi la vostra irrevocabile determinazione e la vostra forza, voi lo avrete pronto agli ajuti anch'esso e devoto alla causa comune.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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