Voi avete tutti un gran debito verso il Popolo, perchè il Popolo ha bisogno che gli si assicuri, con più equa retribuzione al lavoro, il pane del corpo, e, con una educazione nazionale, il pane dell'anima, e voi gli avete finora mostrato, scritta in capo a un brano di carta, una serie di diritti ch'ei non può esercitare, e di libertà delle quali ei non può valersi: e gli avete chiesto di morire per quel brano di carta.
E il Popolo ha bisogno di amore, e voi gli date diffidenza ed orgoglio; il Popolo ha bisogno d'azione, e voi gli date diplomazie e andirivieni di legulei; il Popolo ha bisogno di verità e di programmi semplici e chiari, e voi lo trascinate per ginepraî di transazioni e artificî politici ch'ei non intende, e lo chiamate a cacciar lo straniero dandogli lo straniero per alleato, a emanciparsi dal Vicario del Genio del Male prostrandovi a un tempo davanti a lui come a sorgente di verità spirituale, a liberarsi dalla tirannide vietandogli intanto convegni pubblici, insegnamento di giornali, oratori cari ad esso e libertà di parola. E gl'insegnate per anni ad agitarsi e fremere e prepararsi all'azione per poi dirgli: sta; noi non abbiamo bisogno di te, ma d'eserciti ordinati di principi e despoti. Poi vi lagnate d'esso e lo chiamate stolto e codardo, se gli accade d'esitare nel dubbio e nello sconforto il giorno in cui il tardo senso della sua onnipotenza vi costringe a invocarlo.
In verità voi raccogliete quello che seminaste colle vostre mani.
Ma parlate al Popolo di libertà e fate, non ch'ei la veda scritta su brani di pergamena, ma la senta nella vita d'ogni giorno e d'ogni ora; ditegli amore, e mescolatevi eguali ed amorevoli fra le sue turbe: ditegli fede, e mostrategli che l'avete in esso: ditegli progresso, e decretate, in nome e a spese della Nazione, l'educazione dei suoi figli: ditegli proprietà, e fate che scenda ad esso la proprietà del lavoro: ditegli verità, e non gli date mai ipocrisie, menzogne o reticenze gesuitiche: ditegli Patria, e mostrategliela, non a spicchî e frammenti, ma Una e vasta e potente: ditegli azione, e ponetevi a guida delle sue moltitudini col sorriso della vittoria sul volto e presti a combattere, per ottenerla, con esse: siategli apostoli, capi, fratelli; e voi trarrete dal Popolo miracoli di virtù e di potenza a petto dei quali i miracoli di dieci anni addietro saranno come deboli riflessi di luce a fronte della luce viva e raggiante, come incerte promesse a fronte delle opere che adempiono.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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