Ma proferendo la seconda affermazione, Voi non solamente contradicevate, cosa in oggi frequente, al vostro passato - non solamente offendevate la maestą della vostra sorgente Nazione - ma dimenticavate, ingiusto e ingrato ad un tempo, che tra gli uomini morti e viventi, ai quali un giorno foste amico e collega di cospirazione, i migliori furono e sono unitarī e repubblicani. Bastino, tra gli estinti, Carlo Pisacane e Rosalino Pilo. Ma, tra i vivi, io la sollevo questa bandiera diversa. E tra voi, quanti siete novellamente convertiti e diplomatizzanti fra la coscienza e il linguaggio, chi osi scrivere che io non adoro l'Unitą della Patria, e non l'ho predicata altamente fin da trentadue anni addietro, quando stranieri e italiani la deridevano siccome utopia, e voi tutti balbettavate di costituzioni regie e federazioni?
Io la sollevo; e mi giovo della dolorosa opportunitą che m'offriste per ridirlo a tutti; non solamente perchč i principī l'additano unica malleveria di vero e libero progresso - perchč intorno ad essa si avvolgono i pił splendidi ricordi del nostro passato, quando la vostra non ha tradizioni di gloria in Italia, nč origine indipendente, nč coscienza di moralitą educatrice, nč intelletto della missione italiana - perchč č sola logica deduzione delle credenze e delle negazioni dei tempi, mentre la vostra vive d'una transazione artificiale tra elementi inconciliabili, sempre provata menzognera in Europa, fuorchč nel paese singolare ov'io scrivo, dagli ultimi sessant'anni - ma perchč cerco, proscritto tuttavia e dannato nel capo dalla monarchia vostra, l'Unitą della Patria; perchč, mercč l'ingenito antagonismo dei vostri padroni ad ogni sviluppo di vita popolare, e le vostre tattiche secondatrici, vedo rapidamente disfarsi quella unitą di propositi e di speranze che spinse per ogni dove, fuorchč in Lombardia, ventidue milioni d'Italiani a congiungersi in uno; perchč, esaurita ogni via, tentata ogni concessione possibile, soffocata lungamente nel silenzio la fede dell'anima mia - tanto che nessuno potesse rimproverarmi di sostituire l'arbitrio d'una ragione individuale fallibile all'opinione dei pił - ho raggiunto, costretto dai fatti, l'intimo convincimento che noi non avremo mai, dall'azione spontanea della Monarchia, Venezia, Roma e Unitą. E mi stanno davanti, mentre io scrivo, i patti della Convenzione che segna l'abbandono di Roma, e le parole del vostro ministro che abbandonano Venezia:
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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