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      Voi dovete AGIRE: levarvi contro la ciurmaglia accozzata dal rifiuto dei paesi stranieri e sperderla. Una accusa serpeggia - perchè celarvelo? - a vostro danno in Europa, e ha trovato sovente espressione nelle gazzette inglesi e francesi. La singolare pazienza colla quale voi avete, per diciassette lunghi anni, tollerato, senza una virile protesta, gli invasori stranieri nelle vostre mura, fu guardata come sommessione di Popolo che s'arretra davanti ai pericoli, e avvalorò la menzogna che Roma fosse, nel 1849, difesa da uomini appartenenti ad altre terre d'Italia. Io vi vidi in quel tempo, e però la dichiarai sempre, e la dichiaro menzogna. Le influenze che v'inspirarono quell'attitudine mi son note tutte, e non dimentico la singolare e difficile posizione in cui vi mantenne, chiamando ad alleata la Francia, la Monarchia Italiana. Ma se oggi, liberi da quell'equivoco, voi persisteste in soggiacere a quelle influenze addormentatrici - se non v'affrettaste a provare che, non la forza nemica, ma l'essere quella forza della Nazione che l'Italia chiamava alleata, e che combatteva in Solferino e Magenta, fu ostacolo al vostro sorgere - voi confermate la pazza accusa. Or voi non dovete - non dirò mostrarvi codardi - ma poter essere sospettati di codardìa.
      Ma sorgendo, quale deve essere il vostro grido? Quale programma dovete scegliere?
      La risposta fu già data, diciassette anni addietro, da voi: non dovete scegliere; avete scelto.
      Il 9 febbrajo 1849, liberi e legalmente rappresentati, dichiaraste unanimi, che il grido dal quale venne la grandezza dei vostri padri era il vostro; che il programma di Roma all'Italia futura si compendiava nella parola REPUBBLICA. E quel programma, accettato con entusiasmo in quante terre dipendevano allora da Roma, fu segnato ogni giorno, in due mesi di lotta, col sangue dei vostri migliori, in Roma, in Bologna, in Ancona.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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