Quei milioni hanno veduto voi escir dal potere impinguati di facoltą, e noi quanti siamo escirne pił poveri; hanno udito di Manin maestro di scuola in esilio, del generale romano Roselli traente per anni, con tacita dignitą, esistenza di povero popolano nella Liguria, della modesta vita di Carlo Cattaneo in Lugano, di Gustavo Modena rassegnato a vendere paste e cacio in Bruxelles, dei molti nostri periti nella miseria su terra straniera; e intendono che se noi, come tutti, possiamo avere errori nell'intelletto, non abbiamo basse aviditą nč vizī da soddisfare a danno del paese o dell'altrui proprietą; hanno veduto voi pazzamente feroci contro il masnadierume nel Mezzogiorno e prodighi di domicilī coatti, di persecuzioni arbitrarie, di stati d'assedio nel Centro, e di repressioni sanguinose in Torino; noi, saliti al potere in Venezia e Roma, serbarci, di mezzo al concitamento d'una guerra contro stranieri e soldati della monarchia napoletana, puri di proscrizioni e di intolleranza; e intendono, che noi possiamo essere uomini d'arditi e tenaci propositi, non di sangue e vendette, e che la nostra Repubblica non č nč puņ mai essere la francese del 1793; hanno udito d'una gloriosa tradizione di martiri repubblicani, morti tutti, dai grandi napoletani del 1799 sino a Carlo Pisacane e Rosalino Pilo, sul palco o in battaglia, col sorriso della coscienza incontaminata sul labbro e col raggio d'una speranza, che il sangue loro frutterebbe al futuro della Patria, sulla fronte serena; hanno udito del venerando e canuto Giuseppe Petroni - abbandonato da voi perchč amico mio e repubblicano - e del suo duplice e glorioso rifiuto, a me, che gli offrivo di agevolargli la fuga, perchč ei non voleva abbandonare i compagni di prigionģa; e ai satelliti del Papa, che gli offrono, dopo quindici anni di patimenti, libertą, perchč l'offrono a patti codardi; e hanno oggimai conchiuso che, mentre i men tristi fra voi sono uomini d'una opinione o d'un interesse dinastico e incapaci di martirio o di sagrificio, noi siamo uomini d'una fede, purificati da essa nell'anima e incapaci di delitti ch'essa rifiuta.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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