Per questo l'Italia acclamò, illudendosi, a Pio IX: per questo essa gettò, ingannata, tutte le sue forze a' piedi della Monarchia. Speranze, errori, esperimenti, inquietudini, tentativi, aspirazioni, minaccie, tutto è, non giustificato, ma spiegato dal predominio di quel pensiero.
È la Rivoluzione Nazionale compita?
Una Rivoluzione Nazionale non è compita se non quando, libero da ogni straniero, il Paese ha indipendenza accertata da una linea di frontiere, che comprendono e proteggono tutti gli elementi che tendono a ordinarsi in unità di nazione: - se non quando sono egualmente accertate e fatte norma di legge le tradizioni, la fede comune e le tendenze, in virtù delle quali tutto il popolo compreso per entro a quelle frontiere sente dovere, diritto e volontà di costituirsi in associazione speciale e distinta dall'altre. Senza libere e secure frontiere, senza Patto Nazionale, non esiste Nazione.
Noi non abbiamo nè le une, nè l'altro.
La Francia imperiale, già dominatrice dell'Alpi frapposte, occupa e vieta all'Italia il suo centro Nazionale, ROMA. L'Austria ha il Trentino e l'Istria. Da Nizza fino al Carnero, "che Italia chiude e i suoi termini bagna," la frontiera italiana è schiusa a Governi stranieri.
E quanto all'interno, l'Italia presenta il fatto anormale, mostruoso, unico nella Storia, d'un popolo che sorge muto, che vuole esser Nazione e non dichiara l'insieme dei principî in virtù dei quali è chiamato ad assumerne il nome; che intende a vivere di vita una e comune, e non esprime, solennemente e universalmente interrogato, la legge della propria vita; che mira a costituirsi, senza Autorità costituente.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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