Prima dell'azione o pendente l'azione, per un anno o per una settimana, come i fati vorranno, urge che questo, ch'io rapidamente accenno, sia soggetto d'ogni giorno alla nostra Stampa. I calunniatori devono pagarsi da noi col disprezzo. Ma il popolo, al quale molti ricordi della Repubblica francese suonano terrore e violenza, ha diritto a sapere da noi quali intenzioni ci guidino, e bisogna insistervi.
VI.
Ricapitolando il già detto:
La Rivoluzione Italiana non è compita: la monarchia l'ha fermata a mezzo!
Bisogna compirla o perire: perire di lenta morte nella rovina economica, o di violenta nell'anarchia: sperare che si stabiliscano, prima d'averla compita, condizioni di normale securità pel Paese, è follìa e i sintomi crescenti ogni giorno provano nella realtà ciò che la logica insegna al pensiero.
Roma; frontiere naturali; Patto Nazionale dettato da un'Assemblea Costituente: sono le prime condizioni del compimento:
Per uscire dall'inerzia e avviarsi al fine, è necessaria una iniziativa.
L'iniziativa non può escire dalla monarchia: non può escire dal Parlamento monarchico: non può dunque escir che dal popolo.
Il Paese è maturo per accogliere e secondare il sorgere di questa iniziativa popolare: il desiderio di un mutamento è universalmente diffuso in esso.
I due soli ostacoli che s'attraversino a quel desiderio, sono - incertezza diffidente sull'avvenire, alimentata da una stampa calunniatrice - mancanza di coscienza della propria forza.
Bisogna vincere il primo ostacolo coll'apostolato, dichiarando ripetutamente ciò che la Repubblica è e ciò ch'essa non è: separandosi lealmente e coraggiosamente dagli amici che traviano, e respingendo gli stolti concetti che sostituirebbero una tirannide all'altra.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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