Per impulso dato segnatamente dal principe Federico Carlo e seguito efficacemente da altri, la pedanteria militare prussiana aveva fin dal 1861 ceduto il terreno a una scuola più libera, più emancipata dal metodo servile che prescriveva il da farsi per ogni menoma contingenza possibile, e lo riduceva, come il Talmud gli Israeliti, a ufficio di macchina, costringendolo in ogni circostanza e per ogni atto a forme e regole prestabilite. Le istruzioni tattiche Prussiane di quell'anno iniziavano un nuovo periodo: affidavano gran parte dell'esecuzione di principî irrevocabilmente accettati dalla scienza guerresca al giudizio e all'inspirazione degli ufficiali: riconoscevano l'individualità e fondavano quindi più grave e più vigile la responsabilità. È questo il segreto di tutti gli ordini umani; e convalidato, quanto alla guerra, dal frequente successo dei volontarî, prevarrà più sempre in futuro nella difesa delle Nazioni. Soltanto, quel metodo esige più forti cure nella scelta degli individui destinati a funzioni speciali, nella costituzione dell'esercito, nel sistema delle promozioni, nell'istruzione sul maneggio delle armi dato a chi deve combattere, nella formazione anzitutto degli stati maggiori che dovrebbero accogliere gli ufficiali esperimentati migliori dei corpi e non appagarsi d'un esame di scuola politecnica o d'altra inefficace ad accettare le attitudini pratiche e di applicazione. Base dell'esercito Germanico è, come dicemmo nel numero antecedente, l'obbligo in ogni cittadino di ricevere una sufficiente istruzione militare e d'esser presto ad accorrere.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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