Come i membri d'una famiglia, i popoli sono, a seconda dei loro mezzi, solidali e chiamati a combattere il Male ovunque s'accampa, e a promuovere il Bene ovunque puņ compiersi. Le Nazioni che rimangono spettatrici inerti di guerre ingiuste e inspirate da egoismo dinastico o nazionale, non avranno, il giorno in cui saranno alla volta loro assalite, che spettatori.
Son queste per noi le norme regolatrici d'ogni politica internazionale e le abbiam fin d'ora affermate perchč giudicheremo a seconda gli eventi europei: norme semplici e piane come tutte quelle che derivano da un concetto morale; ma la loro prova sta nella Storia che, interrogata a dovere, dimostra ogni violazione di esse aver generato conseguenze funeste ai violatori e ai popoli che, potendo, non impedirono. La scienza del come dirigere le cose umane č pił semplice e men difficile ch'altri non pensa, se mova da pochi principī derivati tutti da una idea di religione e di Dovere: non diventa complessa e oscura e raddensata di semi-diritti storici cozzanti gli uni cogli altri e sorgente inesauribile di piati e dissidī, se non quando, cancellata ogni fede comune e illanguidito ogni senso collettivo di religione, la vita politica delle Nazioni č data agli arbitrī d'un materialismo che ha l'io per principio e la forza, il fatto transitorio, per prova. In quel materialismo ebbe nascita la Diplomazia, scienza intricatissima e incerta di transazioni fra i molteplici fatti, di concessioni disegnate per un tempo alla menzogna e alla corruzione per un tempo dominatrici, e di formole destinate a coprir le intenzioni: scienza funesta all'educazione dei popoli e sterile sempre quanto ai fini da raggiungersi, che l'Instituzione repubblicana abolirebbe, decretando pubblicitą per le relazioni tra popolo e popolo.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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