Quanto alla vita internazionale dell'Italia d'oggi, non occorre spendervi lunghe parole: non esiste. Gli uomini della monarchia non hanno coscienza di missione Italiana nel mondo, nč concetto o disegno politico da uno infuori: trascinare di giorno in giorno, attraverso brevi espedienti e sempre seguendo chi sembra momentaneamente potente, una incerta e fiacca esistenza. Le rare frasi, rubate a un dispaccio russo o britannico e proferite con sussiego di chi ha una dottrina, da chi regge per le faccende Estere, farebbero sorridere se non facessero arrossire. Guerre e paci ci furono sempre dettate. L'avvenire d'Italia e la moralitā non ebbero parte nelle nostre alleanze. Invocammo, sorgendo, dicendolo almeno, per la libertā, l'ajuto d'un regnatore tiranno; sorgendo, dicendolo almeno, per l'unitā della Nazione, l'ajuto di chi la vietava col possesso iniquamente ottenuto e serbato di Roma e ci richiedeva d'uno smembramento di terre nostre che gli fu senza indugio concesso: ci collegammo colla Prussia contro l'Austria: ci collegavamo pochi anni dopo colla Francia Imperiale contro la Prussia e l'unificazione Germanica, se le precipiti disfatte francesi e il nostro accennare, agitando, a fatti - altri ha recentemente scoperto una potente agitazione della Sinistra - non lo impedivano: ci collegheremo domani - e i gazzettieri di parte monarchica, impauriti del trovarsi senza padrone, cominciano a preparare il terreno - nuovamente coll'Austria. La nostra Diplomazia ha detto ai Greci, unita coi difensori del Turco: non rivendicate le vostre terre: ha promesso, richiesta, all'Inghilterra di non mover piede nella recente guerra senza avvertirla: ha corteggiato insistente il proscrittore della Polonia.
| |
Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
|
|
Italia Italiana Estere Italia Nazione Roma Prussia Austria Francia Imperiale Prussia Germanica Sinistra Austria Diplomazia Greci Turco Inghilterra Polonia
|