Ma la Nazione che si farą, con saviezza d'intelletto ed energia di volontą, centro del moto, accorcierą quella serie fatale e sarą per molti secoli iniziatrice di progresso all'Umanitą.
Lą, nel pensiero che agita in oggi prima d'ogni altro le menti europee, sta la base della vera vita internazionale d'Italia. Da esso deve inspirarsi nella scelta delle sue alleanze. Il suo luogo č a capo delle Nazioni che sorgono, non alla coda delle Nazioni che da lungo sono e accennano a declinare.
L'ITALIA č un fatto nuovo, un Popolo nuovo, una vita che jeri non era: non ha legami fuorchč i voluti dalla Legge Morale, sovrana su tutte le Nazioni, giovani o antiche: non fa parte nei trattati dinastici anteriori al suo nascere, nč č quindi vincolata da essi, quando non consuonino colle norme del Giusto e dell'eterno Diritto. Dovrebbe dirlo altamente e operare liberamente a seconda. La tradizione č santa e dobbiamo rispettarla; ma, come in religione non č Tradizione quella d'una sola chiesa o d'un'epoca sola, ma quella dell'Umanitą che le abbraccia, le domina e le spiega tutte, la tradizione politica non č tutto il passato, č quella parte di passato soltanto che interpreta la Legge Morale e segna la via che guida al Progresso: č la tradizione nel Bene, non quella che si svia nel Male e che, accettata, tenderebbe a perpetuarlo. E un Popolo che sorge a Nazione ha non solamente il dovere di respingere da sč le colpe dei padri, ma una splendida opportunitą per compirlo. Ogni nuova vita č pura. Dio non la dą perchč s'insozzi del fango accumulato dalle vite corrotte anteriori.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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