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      Questo per la Francia e per amor di giustizia. Ma per l'Italia? Per l'Italia dove il moto ascendente della classe operaja si svolge mirabilmente, inalterabilmente temperato e pacifico? Dove gli uomini del Lavoro non hanno sparso altro sangue che il proprio a pro dell'Indipendenza e della Unità della Patria? Dove i sistemi socialisti settarî di Francia e d'altrove non hanno trovato seguaci visibili? Dove l'Apostolato delle Associazioni move, in tutti i suoi atti, dalla santa idea del Dovere e tace, forse soverchiamente, ma per amore all'Unità incompiuta finora dell'Italia, del diritto che sorge dal dovere compiuto? Dove le agitazioni, se agitazioni furono tra gli operaî, ebbero sempre a motore il senso dell'onore italiano violato, della grandezza della Patria tradita, non mai il miglioramento delle loro condizioni economiche? A che il grido selvaggio d'allarme? A che l'insulto non provocato? A che l'annunzio d'un grave imminente pericolo gettato fra le classi agiate perch'esse s'ordinino a resistere e prevenire?(320)) È tristizia? È follia? o più verosimilmente calcolo nefando d'uomini che, avversi tanto più ferocemente alla Repubblica quanto più furono, pressochè tutti, repubblicani un tempo e li irrita il rimorso d'aver ceduto a seduzioni volgari di potere o di lucro, afferrano per combatterci e impaurire i creduli ogni arme sleale? Questa nostra classe operaja delle città, che gli stranieri ammirano superiore, se non per istruzione, per moralità di principî e sobrietà di condotta, a quante altre popolazioni artigiane ha l'Europa, può sprezzare, gazzettieri di parte monarchica, le vostre calunnie: i suoi titoli stanno sui registri dei morti nelle patrie battaglie dalle Cinque Giornate in poi: come i suoi padri che fecero grande l'Italia, essa è repubblicana perchè tutti i forti nobili ricordi della sua terra le parlano di repubblica e tutte le memorie di servitù, disonore e persecuzione le parlano del reggimento che sottentrò; ma non perch'essa veda nel mutamento esclusivamente un gradino al proprio miglioramento materiale o perchè, ròsa da ingiuste e turpi passioni d'invidia o vendetta, macchini guerra ad altre classi prima d'esse emancipate e pur troppo sovente immemori del dovere e del fine comune: non falsò il problema che involve l'avvenire d'Italia: non traviò dietro a sistemi che mirano a traslocare colla violenza il benessere da una ad un'altra zona sociale: non sostituì gli appetiti materiali all'adorazione dello spirito, dell'umana dignità e del progresso per tutti: non scisse, come in altri paesi, il campo dei credenti nella nostra fede, separando la vita economica dalla vita politica, dalle sante aspirazioni a una missione nazionale da compiersi colle forze di tutti.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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