Inseparabili da questi provvedimenti e dal moto emancipatore delle classi industriali sono, noi lo sappiamo, altri mutamenti nelle condizioni civili ed economiche necessari ad assicurarne la durata e gli effetti reali - una semplificazione delle forme giudiziarie, gravi egualmente in oggi a chi ha molto e può superarne i danni, e a chi ha poco e nol può - l'abolizione d'ogni privilegio dato ad alcune categorie di creditori sui beni mobili ed immobili dei debitori - la soppressione d'ogni cosa che inceppi la circolazione dell'elemento territoriale - l'abolizione dei tributi indiretti e la successiva unificazione di tutti in uno - un sistema finanziario fondato sull'economia e sull'incremento delle sorgenti di produzione - ed altro. E sappiamo pure che disposizioni siffatte non sono da sperarsi colla Instituzione che regge, ed esigono l'ordinamento d'un Potere Legislativo nel quale il Lavoro possa essere largamente rappresentato - d'un Potere esecutivo, responsabile tutto e amovibile, richiamato all'ufficio definito dal nome - d'una amministrazione lasciata il più possibile all'elezione delle località - d'un sistema di difesa che sostituisca all'Esercito permanente la Nazione armata - d'un concetto di vita politica insomma che, considerando il Progresso come fine alla Società, il diritto come emanazione del Dovere, l'Educazione morale verso la coscienza del fine comune come base di Legislazione, il Voto e l'Armi come segno di missione nei cittadini, inalzamento dell'umana dignità e stadio iniziatore all'Educazione, faccia possibile l'armonia fra Governo e Popolo, l'economia nelle spese, l'applicazione dell'entrata al bene di tutti, l'aumento della produzione e del consumo corrispondente.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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