Non crediamo che, dalla China in poi dove la separazione della Morale da una credenza religiosa impietrì l'intelletto e vieta da duemila anni ogni progresso, prova più solenne di questa sia mai stata data a noi tutti delle fatali conseguenze che il materialismo trascina dietro a sè quando invade, non come momentanea protesta contro una fede spenta, ma come dottrina inviscerata nelle abitudini, le membra d'una Nazione. Gli ingegni superficiali e irriverenti alle severe lezioni dei grandi fatti e all'importanza delle questioni che trattano possono sfogarsi in maledizioni impotenti a Thiers, a un generale bonapartista, a una o ad altra congrega d'uomini, come cagioni determinanti delle tristi cose che accadono. Ma dicano, se possono, perchè dal 1815 in poi la Francia s'aggiri in un cerchio fatale, senza escita, d'esperimento in esperimento, di delusione in delusione: dicano perchè la parte repubblicana, potente di verità, di giustizia, d'intelletto, d'energia e di favore - non fosse che per patimenti durati e sete di mutamento di popolo - non possa finora vincere, sorga, trionfi e invariabilmente ricada: dicano perchè poteri invecchiati e consunti, perchè Instituzioni impotenti a inspirare amore e incapaci d'ogni virtù iniziatrice durano tuttavia scimiottando la vita e chiudono, fantasmi temuti, la via che guida al futuro. Uomini come Thiers, Assemblee di gente mediocre come quella di Versailles sono strumenti di cagioni, non cagioni. Davanti a un moto repubblicano fondato sopra un concetto di Vero e sull'amore sincero del Bene, sfumerebbero come sfumerebbe il Papato davanti a un popolo forte non di semplici negazioni, ma d'una fede religiosa migliore.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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