Ma se a questo punto tacessimo, se non accennassimo ai colpevoli errori della classe d'uomini rappresentata in Francia dall'Assemblea, ma esistente per ogni dove, avremmo rimorso. Non riparliamo dell'animo di vendetta feroce spiegato da quella classe: vendetta e ferocia tanto più ree quanto più sono adoprate da chi è più forte e finora vinse, mentre furono negli altri inspirate da una riazione non giustificabile, ma intelligibile. La questione vive più in alto del triste presente. Cerchiamo rimedî al futuro. Tentiamo via d'accertare come si possa provvedere a che i turpi fatti di jeri non si rinnovino domani. Pensiamo all'Italia, dov'oggi i buoni istinti e l'apostolato dei nostri allontanano il pericolo, ma dove le cagioni esistono e, se durasse, la noncuranza o l'ostinata resistenza a bisogni reali e a sacre aspirazioni lo produrranno.
D'onde scese al popolo, alle classi artigiane, il materialismo? D'onde vanne ad esso l'esempio del culto esclusivo dei beni terrestri, l'idolatria degli interessi sostituita all'adorazione dei principî, delle sante idee?
Dall'incredulità e dai vizî delle corti, dalla corruzione e dalla condotta dell'alto clero, dalle abitudini dei doviziosi, dal fine che s'è visibilmente proposto quell'ordine d'uomini che hanno scelto per sè stessi il nome collettivo di borghesia e che chiameremo classe media. Questa classe, formata non solamente dei detentori di capitali e di ogni altro elemento di produzione, ma di quanti per condizioni propizie hanno potuto educar l'intelletto a una o ad altra funzione e conquistare predominio negli ufficî, nell'insegnamento, nella stampa, nelle imprese industriali, in tutto ciò che rappresenta officialmente o quasi il paese, aveva innanzi la più bella, la più grande, la più santa missione che potesse idearsi; stendere una mano fraterna alla classe immediatamente inferiore e sollevarla al proprio livello; giovarsi dei vasti mezzi posseduti da essa per educare gli ineducati, per aprire a quei che trascinano l'esistenza nella povertà e nell'incertezza le vie del libero lavoro e di vita più umana: schiudere insomma sulla terra ai milioni di figli del popolo, ciò che il Cristianesimo schiuse ad essi nel cielo, la Patria degli eguali e dei liberi.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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