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      Altri fra voi fantastica di un Partito Conservativo da fondarsi con tutte le reliquie delle fazioni spente o morenti. Il Partito Conservativo esiste: esiste da secoli: esiste nella coesione naturale di tutti gli interessi nati dal tempo e dalla possessione: esiste forte d'ordini, di vasta rete d'ufficî, di tesoro, d'esercito; e non ha potuto impedire alla marea di salire. Sarà più forte se riuscirete a ingrossarlo d'alcuni retrogradi che non seppero difendere, quando occorreva, i loro padroni? E quanto a reprimere, sì, lo potete; lo potete per un po' di tempo ancora; ma lo dovete? Vi basta l'animo di combattere senza rimorso battaglie periodiche, di mantenere ordinata con sagrificî continui, crescenti, la guerra civile nella vostra terra, d'insanguinarvi a ogni tanto le mani nel sangue d'uomini che illusi, traviati, son pure vostri fratelli? E a qual pro? Non riescirete lungamente, e dovete saperlo. O siete ciechi di tanto da non vedere l'inesorabile progressione seguìta in questa guerra tra chi chiede e chi nega? Paragonate le eroiche sommosse del chiostro di Saint-Mery col moto del 1848 e le ribellioni di Lione ai giorni di Luigi Filippo coll'ultima insurrezione del Comune in Parigi. Le vostre sono vittorie di Pirro. Voi potete spegner nemici; ma il Nemico è immortale. Il Nemico è un'IDEA.
      Voi sollevate imprudentemente il grido selvaggio: i barbari sono alle porte della nostra città. Quel grido non è vostro: non esce, la Dio mercè, da concetto italiano. Voi lo usurpaste a Guizot.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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