Soltanto - e parliamo non ai professori, senatori e marchesi inaccessibili probabilmente ai nostri consigli, ma ai numerosi uomini delle classi medie che non sono vincolati a sistemi o interessi privilegiati, che possiedono perchč hanno lavorato e lavorano, che vorrebbero il bene; ma, soverchiamente diffidenti d'ogni mutamento, paventano per ogni dove guai che sta in essi d'evitare - soltanto, se quest'elemento popolare chiamato irrevocabilmente a salire non troverą nei gią saliti fuorchč resistenze cieche, repressioni feroci e oltraggi dagli uni, noncuranza, scherno, diffidenza e disamore dagli altri, evocherete i pericoli che temete: quell'elemento inoltrerą non come fiume fecondatore, ma come torrente che straripa, inonda e affoga: quel popolo abbandonato, rejetto, accoglierą facilmente la parola d'ira e vendetta, le idee puramente negative e sovvertitrici che abbondano oggi in Europa: avrete imitazioni di Comuni parigini, Internazionale e flagello periodico di guerra civile.
Amare, concedere le prime richieste or ora accennate, giovare all'ultima, affratellarvi, a temperarlo, col moto: questa č oggi la parte vostra.
Ma potete, nelle condizioni in cui siete, compirla? Potete collocarvi, pacificatori efficaci, tra l'elemento temuto e chi č costretto a tentar di reprimerlo, nč cura se andiate voi pure sommersi? Č la prima questione che ciascuno di voi dovrebbe, nella propria mente, risolvere. Per noi, č da lunghi anni risolta.
AGLI OPERAI ITALIANI(325))
Molti fra voi m'amano e sanno ch'io v'amo.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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