Voi distaccate ogni giorno, in nome di quella legge, di quel disegno divino, il cui compimento è quindi presto o tardi inevitabile, uno o altro elemento dall'esercito dei conservatori, dai difensori del vecchio mondo. La vostra è crociata. Convertitela in ribellione, in minaccia d'interessi contro interessi: voi non potrete più far calcolo che su forze vostre. Siete certi che bastino? E ov'anche bastassero, non contaminereste la vostra vittoria di lunghe, terribili battaglie civili e di sangue fraterno?
Negazione della Patria, della Nazione - cioè del punto d'appoggio alla leva colla quale potete operare a pro di voi medesimi e dell'Umanità; ed è come se vi chiamassero al lavoro negandovi ogni divisione del lavoro stesso o chiudendo davanti a voi le porte dell'opificio. La Patria vi fu data da Dio, perchè in un gruppo di venticinque milioni di fratelli affini più strettamente a voi per nome, lingua, fede, aspirazioni comuni e lungo glorioso sviluppo di tradizioni e culto di sepolture di cari spariti e ricordi solenni di martiri caduti per affermare la Nazione, trovaste più facile e valido ajuto al compimento d'una missione, alla parte di lavoro che la posizione geografica e le attitudini speciali v'assegnano. Chi la sopprimesse, sopprimerebbe tutta quanta l'immensa somma di forze creata dalla comunione dei mezzi e delle attività di quei milioni e vi chiuderebbe ogni via all'incremento e al Progresso. Alla Nazione l'Internazionale sostituisce il Comune, il Comune indipendente, chiamato a governare da sè. Voi esciste dal Comune, dicono: in esso s'educò la vostra vita; ed è vero, ma retrocederete voi alla vita dell'infanzia, darete ad essa prevalenza sulla vita virile, perchè prima d'essere uomini foste fanciulli?
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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