La costituzione di questa Rappresentanza centrale e l'impianto di una pubblicazione periodica, organo collettivo della Classe artigiana convalidato dalla Direzione centrale, devono essere appunto il fine principale del Congresso operajo che si terrà, speriamo fra non molto, in Roma.
E questo Congresso porge, a quanti s'affratellano nell'animo al progresso delle classi operaje e desiderano pel bene della Patria comune che quel progresso si compia pacifico, sobrio nelle esigenze e fondato sulla concordia di tutte le classi, una mirabile opportunità per dare ai loro fratelli operaî un pegno delle loro intenzioni amorevoli e al moto stesso un carattere normale alieno da ogni tristissima realtà o apparenza di conflitto civile.
L'invio dei delegati delle società dalle diverse parti d'Italia a Roma, la retribuzione che dovrà stabilirsi per gli eletti a formare in Roma la Commissione centrale, l'impianto della pubblicazione periodica che dovrà esserne l'organo, costano, e gli artigiani son poveri. Le società faranno, non ne dubitiamo, il debito loro; nondimeno ogni spesa è vero sacrificio per esse; e ci sembra che toccherebbe a noi tutti di provare, concorrendo, agli uomini del Lavoro, che nostro è il loro problema, nostre sono le loro speranze, nostro è il loro avvenire.
Noi proponiamo che s'apra una sottoscrizione per lo scopo accennato di contribuire alle spese che il Congresso e i fini cercati da esso vorranno. E proponendola e invitando i buoni a secondarla, crediamo far cosa giusta e giovevole.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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