La famiglia umana accenna a salir d'un passo sulla via che guida alla meta assegnata. È pensiero da far balzare di gioja ogni uomo che è buono o intende a meritare quel nome: e la gioja dovrebbe essere maggiore in chi è in alto e può porgere una mano ajutatrice ai compagni di viaggio.
Prima cosa da farsi è l'accertare quali siano i bisogni delle classi artigiane, quali i loro patimenti e quali i rimedî che invocano. Bisogna chiederlo ad esse, interrogarle dappresso, agevolarne l'espressione collettiva e sincera. Centocinquanta società operaje - e il numero andrà crescendo ogni giorno - hanno poche settimane addietro costituito in Roma un Centro incaricato di parlar per esse, hanno annunziato che tenterebbero l'impianto d'una pubblicazione settimanale a quel fine: bisogna proseguire nell'opera iniziata da noi e promuovere quell'intenzione sottoscrivendo. Taluni - sia lode ad essi - lo han fatto: seguano molti l'esempio: l'utile del raccogliere documenti necessarî a intendere e risolvere la questione s'accoppierà al pegno di concordia e d'affetto dato così agli operaî. Il resto è da farsi col contatto personale, scendendo nelle loro officine, affratellandosi con essi nelle radunanze commemoratrici delle loro società, conversando fraternamente con quanti ricevono commissione individuale di lavori, arrestandosi al solco del villico a interrogarlo sulle sue condizioni, sulla famiglia, su ciò che più potrebbe giovargli. E questo contatto amorevole frutterà a un tempo intenzione dei modi di fare il bene e potenza di combattere il male, di confutare gli errori economici suggeriti ad essi dai demagoghi per mestiere, di sperdere il fascino di speranze destinate a tornare illusioni.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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Roma Centro
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