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      L'opinione della Dittatura, ove prevalesse in Italia, darà potere illimitato, facilità d'usurpazione e forse corona al primo soldato che la fortuna destinerà a vincere una battaglia.
      (22) A questo di vero si riduce ciò che affermano, sulle condizioni dei quaranta o trent'anni d'età attribuite a una Associazione che numerava tra' suoi il quasi settuagenario generale Ollini, lo storico Farini e altri d'eguale valore.
      (23) 23 giugno 1833.
      (24) Questa lettera, nella quale Gioberti pronunciava anzitutto condanna acerba contro i moderati e sè stesso, fu pubblicata, col nome Demofilo, nel fascicolo VI della Giovine Italia, e ristampata poi col vero nome vivo Gioberti.
      (25) Traduco le seguenti pagine dalla IV Lettera sulle condizioni d'Italia inserita da me nel Monthly Chronicle del 1839.
      (26) Questo artificio infernale fu usato con Jacopo Ruffini.
      (27) A Miglio, sergente nella Guardia, imprigionato in Genova, fu collocato accanto un ignoto che gli si diede, piangendo, per uno dei congiurati; poi, trascorsi parecchi giorni, gli accennò a un modo di corrispondenza da lui serbato colla famiglia. E Miglio, sedotto a valersene, scrisse, scalfendosi il braccio, col proprio sangue, poche parole agli amici suoi. Quello scritto costituì uno dei principali documenti per la condanna.
      (28) "Dopo la fucilazione dei sergenti, essi tentarono di farmi credere a quella di Pianavia. La sua cella era nel mio corridojo. Egli aveva l'abitudine di cantare; ma un sabbato, ei si tacque subitamente. La domenica fu un andare e venire continuo nella sua prigione.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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