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      La formola Italiana, intesa a dovere, sopprime dunque per sempre ogni casta, ogni interprete privilegiato, ogni intermediario per diritto proprio tra Dio padre e ispiratore della Umanità e l'Umanità stessa.
      Tutte le caste desumono la loro origine dalla credenza in una rivelazione immediata, limitata, arbitraria. La formola Italiana, sostituisce a questa la rivelazione continua, progressiva, universale di Dio attraverso l'Umanità; re, papi, patriziati, sacerdozi privilegiati spariscono. La formola Italiana, generalizzata da una Nazione all'associazione delle Nazioni, dichiara fondamento d'una teoria della Vita: Dio è Dio, e la Umanità è il suo Profeta.
      La formola Italiana è dunque essenzialmente, inevitabilmente, esclusivamente repubblicana; non può uscire che da credenza repubblicana; non può inaugurar che repubblica.
      La formola Francese, non accennando alla sorgente eterna della Legge, ha potere per difendere, colla forza, col terrore, non coll'educazione, alla quale manca la base, le conquiste del passato; è muta, incerta, mal ferma sull'avvenire. Non definendo l'interprete della Legge, lascia schiuso il varco agli interpreti privilegiati, papi, monarchi o soldati. Quella formola potè nascere dagli ultimi aneliti d'una monarchia: sussistere ipocritamente in una repubblica che strozzava la libertà repubblicana di Roma: soccombere sotto il nipote di Napoleone, che dichiarava: io sono il migliore interprete della legge: io sarò tutore alla libertà, all'eguaglianza, alla fratellanza dei milioni.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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