Le dichiarazioni di Diritti che tutte le Costituzioni s'ostinano a ricopiare servilmente dai Francesi non esprimevano se non quelle d'un'Epoca, compendiata - ed è gloria immortale per essa - dalla Francia, che avea per fine l'individuo e non accennava se non a mezzo il problema.
(109) Accenno appena come spazio e tempo or concedono: ma questa dell'Educazione Nazionale è questione vitale, frantesa finora dai più, e merita un lavoro speciale ch'io tenterò in seguito. La teorica invalsa nelle nostre file della libertà d'insegnamento e non altro, fu grido di guerra giusto e utile contro un monopolio d'educazione fidato ad Autorità rappresentanti il principio feudale e cattolico avverso da lungo al Progresso e incapace di dirigere le manifestazioni della vita nell'individuo e nell'Umanità. E anch'oggi dovunque importa rovesciare quella falsa autorità e riconquistare alla società il diritto di fondarne un'altra che sia espressione dell'Epoca nuova, noi ci appiglieremo a quel grido. Ma ordinata la Nazione a libera vita sotto l'ispirazione d'una fede che abbia a propria insegna la parola PROGRESSO, il problema è mutato. La Nazione è un insieme di principî, di credenze e d'aspirazioni verso un fine comune accettato come base di fratellanza dalla immensa maggioranza dei cittadini. Concedere a ogni cittadino il diritto di comunicare agli altri il proprio programma e contendere alla Nazione il dovere di trasmettere il suo è contradizione inintelligibile in chi vuole l'Unità Nazionale, ridicola in chi sancisce unità di monete, pesi e misure per tutti.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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