Allora la Polonia e l'Italia, sorelle da tanto tempo per la somiglianza delle patrie sventure, non combatteranno più inutilmente sotto le insegne d'un apostata, ma riunite ne' loro sforzi pugneranno per Dio, per la giustizia, per l'umanità e per la patria
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Non tutte forse le idee sul rimaneggiamento europeo contenute in questo frammento son vere; ma tutte rivelano un giusto concetto delle tendenze che domineranno il futuro, e spirano un alito di quella fede che sola può santificare le rivoluzioni e liberarle dai pericoli dell'anarchia e delle delusioni amarissime che comprano a prezzo di sangue mutazioni di nomi alle cose e non altro. Dio, la Patria, l'Umanità: su questi tre termini i Bandiera edificavano tutta la loro credenza politica. Dalla nozione di Dio desumevano l'unità e la vita collettiva della razza umana, la legge di sviluppo progressivo ed armonico imposta al Creato e la santa teorica del Dovere fidata come regolatrice de' suoi atti alla creatura. Dalla nozione dell'Umanità interprete e applicatrice progressiva di quella legge, traevano i caratteri della missione assegnata alla Nazione, alla Patria; dal concetto della Patria i caratteri della missione assegnata all'individuo. E a queste idee che il secolo ha conquistato penosamente per mezzo a lunghi errori e sacrificii di sangue, e che in essi, isolati per forza di circostanze dal moto intellettuale europeo, erano visioni dell'anima vergine, potente d'entusiasmo d'amore, i Bandiera accoppiavano un culto religioso d'azione incessante rinfiammato dal pensiero che lo stendardo sventolante ad essi sul capo, e del quale le apparenze li accusavano difensori era l'Austriaco: pareva ad essi che spettasse ad uomini del Lombardo-Veneto iniziare l'impresa italiana e ferire il nemico nel core.
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