E le cagioni dello scendere sull'arena, cercate da uomini che non sanno intendere sacrificio se non comandato in disegni e incitamenti d'associazioni segrete o capi influenti, stavano, pei Bandiera, nella condizione morale degl'Italiani, unanimi nell'opinione, lenti a tradurre l'opinione in atti e a far della vita un commento pratico alle credenze. Manca agl'Italiani pur troppo il concetto religioso della nazione e dei doveri del cittadino, quindi l'unità della vita che dev'essere un'armonia progressiva d'idee rappresentate coll'opere, di pensiero espresso in azione. Tra i materialisti, che diseredano l'uomo d'ogni alto intento abbandonandolo agli arbìtri del caso o al dominio della forza cieca, e i neo-cattolici (peste nuovissima del paese) che lo chiamano ad adorare un cadavere galvanizzato, gl'Italiani hanno smarrito il pensiero di Dante, il pensiero della grande missione commessa da Dio alla patria loro e con quello la coscienza delle forze che Dio dà sempre eguali alla vocazione. Il loro patriotismo non è il proposito solenne, severo, tenace che rivesta i caratteri d'una fede e proceda in continuo sviluppo, senza foga, ma senza posa, come le stelle nel cielo verso il fine, remoto o prossimo non importa, segnato dalla Provvidenza al paese: non è l'idea dominatrice d'un'intera vita, scintillante di tutta la poesia del sole che sorge negli anni fervidi giovenili, incoronata di tutta la poesia del sole al tramonto negli anni canuti, forte come il diritto, perenne come il dovere, grande come l'avvenire: è patriotismo d'impulsi, febbre di sangue meridionale che tocca subitamente il delirio, poi per poche ore di sonno svanisce, fiamma d'orgoglio, generoso nudrito di ricordi e di mal definiti presentimenti; ma quale orgoglio può reggere lungamente davanti alle mille delusioni che s'affacciano inevitabili sulla via d'ogni ardito e vasto disegno?
| |
Bandiera Italiani Italiani Italiani Dante Dio Dio Provvidenza
|