Scias tamen, me hanc epistolam non responsionis tantum gratia ad te dedisse; verum etiam, ut aliquam abs te, literariam disputationem elicerem.
Cuius deinde, doctissimum Cassonum Nostrum felicissimi ingenii, assiduique studii adolescentem arbitrum de more, constituemus.
Tu interea fac ut me summo obsequio, et observantia sibi devinctum Ill.mo D.no Patruo tuo commendes: atque ut eundem me tui studiosissimum diligas. Id enim mihi quam quod gratissimum gratum erit. Vale.
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AD AURELIA GAMBACORTA D'ESTE
Napoli 1 Agosto 1716.
Egli è proprio dell'umana mente rivocare in dubbio quelle cose delle quali l'esperienza presenti e sensibili idee alla fantasia non dipinga. Da quale universal costume condotto anch'io, nel dubbioso pensiero se le valorose donne che l'antichità ci presenta fossero veri soggetti o nomi vani e della favolosa Grecia ingegnose invenzioni, mi sono lungamente ravvolto; né sì agevolmente me ne sarei potuto per avventura disciorre con dar credenza all'antiche memorie, se la mia in ciò felicissima sorte non mi avesse nell'Eccellenza Vostra mostrata non solo la prova di questa verità, ma la certezza altresì che in ogni secolo ed in ogni tempo si déstino i sublimi e maravigliosi spiriti, i quali par che siano all'antichità semplicemente dovuti. Quale errore in taluni benché eruditi e savi intelletti si genera o si alimenta da un falso discorso interno, guidato dalla fallace imaginazione che alla mente tutti quegli eccellenti e divini soggetti, che in tanti e sì diversi secoli fiorirono, senza idea di distanza fra loro unitamente rappresenta.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Cassonum Nostrum Ill Patruo Agosto Grecia Eccellenza Vostra
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