Il padre abate di Miro seguita nella sua abituale infermità, con quell'enfiatura di gambe, egualmente incommoda che pericolosa. Egli mi commise fin da otto giorni sono di riverirla a suo nome. Ed io facendo intanto devotissima riverenza non meno a lei che a tutta la sua casa, mi dico come sempre.
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A FRANCESCO D'AGUIRRE - TORINO
Napoli 24 Aprile 1722.
Dal non aver ricevuto lettere di V. S. illustrissima da molti ordinari mi è caduto in mente alcun noioso dubbio circa lo stato di sua salute, onde non si meravigli se, per avventura più frequentemente che bisogno non le sarebbe, torno ad importunarla. La scarsezza de' buoni amici, e la sicurezza della sua bontà per me, me ne fanno oltremodo sollecito. Si degni ella, quando respira da' pubblici affari, rassicurarmene con due righi, per argomento della continuazione del suo affetto verso di me.
Qui si attendea la venuta del signor cardinale Althann a momenti per Vicerè; ma la morte del conte Althann in Vienna ed i moti di diverse potenze d'Europa, che pare che richiedano in questo regno un soldato per governarlo, pare che ne abbiano ancora intorbidato l'aspetto; frattanto seguita il suo governo il signor principe Borghese, il quale si prepara a ricevere fra due o tre giorni al più due figli del duca di Baviera, che, dopo aver veduto Roma, vengono a veder Napoli per compire il giro d'Italia.
Novelle letterarie non ve ne sono se non che il signor don Paolo Doria a lei ben noto si prepara a rispondere ferocemente a' giornalisti di Lipsia, i quali per verità men che discretamente parlano nel lor giornale delli matematici ritrovati di lui.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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