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      Le novelle letterarie son poche, né degne di molta riflessione. Il Cuiacio è già terminato, e se ne sta presentemente stampando l'indice che forma l'ultimo tomo. Non è però questa impressione riuscita di quella esquisitezza che il mondo sperava, e secondo il parere della maggior parte non è a veruna ragione comparabile con quella di Parigi. Nulla di manco credo che la debolezza del prezzo ristorerà la mancanza della pulitezza aspettata.
      Il Ciccarelli fa presentemente una ristampa di tutte l'opere italiane del Boccaccio, seguitando l'ultima edizione del Decamerone: e fra l'altre havvi una non so quale operetta poco nota del medesimo autore, nella quale insegna alle donne qual norma abbiano a tenere nello scegliere amante. L'uomo è attentissimo, onde spero che riuscirà un buon libro.
      Io poi vo meditando di fare una stampa di tutte l'opere dell'abate Gravina, così edite come postume, ma perché la spesa supera il mio peculio, penso di farne una associazione. Mi dia ella il suo consiglio, e quando le paia ben fatto mi onori di avvisarmi se costì vi sarebbero persone che volessero associarsi. Ed in fine più di tutt'altro la prego di non dimenticarsi di me, che senza foco cortigianesco sono veracemente.
     
     
     
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      A FRANCESCO D'AGUIRRE - TORINO
     
      Roma 15 Settembre 1725.
     
      Benché la quantità degli affari appoggiati alla cura di V. S. illustrissima mi abbiano da gran tempo defraudato dell'onore ch'io godeva di sue lettere, e che per timore di non rubare al pubblico alcun momento io mi sia trattenuto di più importunarla, non è perciò scemata giammai in me la venerazione dovutale, né la certezza del suo amore verso di me.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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