Ed in fatti la mia partenza richiederebbe qualche dilazione per dar ordine agl'interessi domestici, disporre di due sorelle nubili, disfarmi di alcuni offici vacabili, e particolarmente di uno, il di cui titolo è Maestro del registro delle suppliche Apostoliche, il frutto del quale dipende dal mio esercizio personale: onde, perché non sia affatto infruttuoso il capitale impiegato in compra, mi conviene ricuperarlo con la vendita, e farne altro impiego; e, finalmente, per adempire all'obbligo di mettere in scena due miei drammi nuovi in questo teatro di Roma, contratto quando non ardiva di augurarmi l'onore de' comandi augustissimi. Tutto ciò si potrà da me compire nel tempo che rimane da questo giorno al principio della quaresima. Quando però abbia io male spiegati gli ordini di Vostra Eccellenza, ogni nuovo cenno farà che io sagrifichi qualunque mio riguardo domestico, e mi servirà per sovrabbondante ragione di scaricarmi dal mio impegno teatrale. E supplicando l'Eccellenza Vostra a convalidare con la sua assistenza i motivi che mi necessitano contro mia voglia a desiderare la dilazione suddetta, le faccio profondissimo inchino.
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AD APOSTOLO ZENO - VIENNA
Roma 5 novembre 1729.
Non credeva di poter aver maggior titolo di rispetto per V. S. illustrissima di quello che m'imponeva il suo nome, che da me fu dal principio de' miei studi insieme con tutta l'Italia venerato; ma ora mi si aggiunge una inescusabile necessità, poiché senza taccia d'ingrato non posso dissimulare di dovere alla generosità sua tutta la mia fortuna.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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