Insomma conoscendo la lubricità del paese mi son premunito. Voi mi domandate parere di un sonetto d'Ignazio de Bonis che io non ho veduto e non so di che tratti per conseguenza.
Al signor agente di Genova le mie riverenze e ringraziamenti pei saluti che mi ha mandati nelle lettere del segretario della sua Repubblica. Addio N. M., state allegra.
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A MARIANNA BULGARELLI BENTI - ROMA
Vienna 12 Maggio 1731.
Voi seguitate a dubitare della mia quiete, e non dubitereste a caso, se le vostre amabilissime lettere non mi avessero calmato a segno che presentemente non mi resta l'agitazione che avea; ma si è accresciuta l'obbligazione verso di voi, a misura che conosco il vostro interesse per me. La mia salute non è cattiva, ma non è buonissima: ed in somma dopo il sofferto incomodo non sono ancora affatto ristabilito. È vero però che non vi è un galantuomo che non si lagni della medesima disgrazia. Né può essere altrimenti, poiché siamo alla metà di maggio, ed oggi fa più freddo che non faceva due mesi indietro. Andate a star bene.
È arrivato mercoledì sera 9 del corrente monsignor Passionei nunzio apostolico a questa Corte, e fu incontrato da questo eminentissimo cardinale Grimaldi due miglia circa fuori delle porte della città. Egli giunge con gran reputazione. Il principe Eugenio, fu subito a visitarlo, e ieri andò all'udienza di S. M. cesarea a Laxenburgo. È venuto seco il signor abate Piersanti auditore della nunziatura, il quale ho veduto con molto piacere, come compare, condiscepolo, coerede, letterato e galantuomo di buon costume.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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