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      Onde il nasconderlo era inutile ed impossibile. Il soggetto poi della Festa, senza la composizione intera non ho creduto che possa dilettarvi. Il titolo è Enea negli Elisi, ovvero Il tempio dell'Eternità. L'azione principale è l'adempimento del tenero desiderio d'Enea di rivedere il padre. Quei personaggi che in tale occasione incontra Enea negli Elisi, e ciò ch'essi dicono, sono lodi d'Augusto, di Cesare e della Germania. I personaggi che parlano sono Enea, Deifobe o sia la Sibilla Cumana, l'Eternità, la Virtù, la Gloria, il Tempo e l'Ombra d'Anchise; e nei cori, l'Ombre di Lino e d'Orfeo co' loro seguaci. Del merito della cosa se n'è parlato altre volte. E questo in ristretto è la somma del componimento.
      La villa di cui parlate è resa così infruttifera, che non le par vero che il primo compratore si contenti di tenerla per sua. E credetemi che non troverebbe chi applicasse alla compra, quando anche si volesse vendere, non vi essendo più niente di verde. Il vincolo che voi supponete nel testamento si leverà, ma non bisogna prendere tanta sollecitudine, perché non vi restino taccoli. E qualunque ella sia non muterà padrone a patto veruno. Chi sa che, svincolata che sia, non torni ad esser buona a qualche cosa?
      Godo che Centomanni vada pagando. Non so se sia effetto della mia lettera scrittagli, di cui non ho notizia alcuna. È possibile che mi facciate il torto di scrivermi che mi darete conto di tutto? Io credo che abbiate voi più speso del vostro che del mio, e mi maraviglio come non abbiate bisogno di denari; segno che veramente la testa è a casa.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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