È qui il nostro Millesi, ma io lo vedo poco perché sono occupatissimo, ed egli abita fuori di città. Amatemi, comandatemi, e credetemi.
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A MARIANNA BULGARELLI BENTI - ROMA
Vienna 14 Giugno 1732.
Comincio la lettera da una nuova strepitosa, venuta colle lettere di Praga, che mi ha funestato e meco tutta Vienna. Eccovi il capitolo della lettera del mio corrispondente: "Praga 11 giugno. Essendo alla caccia nel bosco di Brankais l'imperatore, ed avendo tirato ad un cervo, la palla, dopo aver traversato il cervo, colpì nel fianco sinistro di Sua Altezza il principe di Schwarzenberg cavallerizzo maggiore, che ne restò mortalmente ferito; e questa mattina fra le tre e le quattr'ore è morto. Questa fatalità mise l'imperatore in una profonda afflizione. Si durò molta fatica ad impedirlo di andare a vedere il principe moribondo, al quale fece domandar perdono per mezzo del conte di San Giuliano ".
Questa nuova certissima ha costernata tutta la città, molti per l'amore che avevano per lo defunto cavaliere, e tutti perché, conoscendo la delicatezza del cuore dell'augustissimo padrone, temono lo sconvolgimento che gli avrà necessariamente cagionato nel sangue un simile infelice accidente. In fatti non è stato possibile persuaderlo a lasciarsi cavar sangue, come si credeva necessario, ed il peggio è che la padrona, la di cui prudente accortezza sarebbe meglio d'ogni altro riuscita a deviarlo da questa funesta fissazione, non si ritrovava in Praga, avendo cominciata la cura delle acque in Carlsbad.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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