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      Mille abbracci a padron Bulga. Riverite gli amici; e a voi mille nuove proteste della immutabilità del vostro N. Addio. N. M.
     
     
     
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      A GIUSEPPE BETTINELLI - VENEZIA
     
      Vienna 14 Giugno 1732.
     
      Dopo aver rese a V. S. le dovute grazie non meno della fiducia che ha nel picciolo merito delle mie opere che della officiosa attenzione di darmi contezza del suo disegno prima d'eseguirlo; corrispondendo con la debita gratitudine, sono obbligato a dissuaderla d'intraprender per ora la consaputa impressione. Le ragioni sono: che, non avendo io presentemente tanto d'ozio che mi basti per ordinare e rivedere i componimenti già con troppa sollecitudine piuttosto fuggiti che uscitimi di mano, dovrebb'ella far un miscuglio inconsiderato di cose da me disapprovate, ed alle quali manca per lo più l'estrema mano; e, contentandosi anche di farlo così, ella sarebbe stata già prevenuta, poiché il signor Pietro Leoni libraio di Roma ha già stampata una raccolta di tutte le mie poesie con mio infinito rammarico, senza aver punto considerato il sopra espresso inconveniente. Quando però V. S. non abbia repugnanza a sospendere questo suo disegno, potrebbe convenir col mio; il quale è di raccogliere rivedere ed ordinare tutte le mie composizioni poetiche, scrivere un trattato sopra il dramma italiano (per qual progetto ho già in pronto tutta la selva), e poi farne una pulita impressione; per la quale potrei a suo tempo intendermi seco. Ma per far questo bisogna ozio, merce un poco rara per me presentemente. Con tutto ciò non dispero, lavorando a tratto a tratto, fra gl'interstizi del mio impiego, di giungere al termine di tal disegno.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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